E’ stato pubblicato in G.U. il decreto del Mase, datato 21 luglio 2025, di aggiornamento della disciplina dei certificati bianchi: cosa cambia per le imprese.
Contesto
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del 21 luglio 2025 che aggiorna la disciplina dei Certificati Bianchi (TEE), di cui all’art. 7 del D.Lgs 115/2008 e successive modifiche, lo strumento cardine per incentivare l’efficienza energetica in Italia.
Obiettivi 2025-2030
Il decreto fissa obiettivi nazionali di risparmio energetico crescenti fino al 2030:
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Elettricità: da 0,855 milioni di TEE nel 2025 a 1,79 milioni nel 2030.
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Gas naturale: da 0,524 milioni a 1,098 milioni nello stesso periodo.
I distributori con più di 50.000 clienti sono i soggetti obbligati a conseguire i risparmi, ma anche imprese, ESCO e enti certificati ISO 50001 possono proporre progetti.
Novità per le imprese
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Accesso più ampio: aziende certificate o con esperti in gestione dell’energia possono entrare nel meccanismo, con nuove opportunità di valorizzare interventi di efficienza.
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Maggiore rigore: ammessi solo i progetti che producono risparmi “addizionali” rispetto alla baseline, con controlli stringenti da parte del GSE.
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Cumulabilità limitata: se il progetto beneficia di altri incentivi pubblici, i certificati spettanti possono ridursi del 50%.
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Mercato e flessibilità: introdotta l’opzione di acquistare certificati a prezzo fisso (10 €) per coprire parte dell’obbligo minimo, ma con limiti progressivi.
Per le imprese, il nuovo decreto rappresenta un’occasione per valorizzare investimenti in efficienza energetica e beneficiare di incentivi integrati con altri strumenti (PNRR, fondi per la transizione industriale).
Per il dettaglio del provvedimento si rinvia alla lettura degli articoli pubblicati QUI.