L’INPS, illustra con circolare la disciplina del nuovo Bonus mamme, erogato nel 2025: un contributo mensile di 40 euro destinato alle lavoratrici con almeno due figli.
Il Bonus DEVE essere richiesto dalla lavoratrice e verrà erogato direttamente dall’Inps.
I datori di lavoro, per questo contributo, non hanno nessuna funzione di intermediazione.
Requisiti
Ai fini dell’accesso al Nuovo bonus mamme le lavoratrici madri devono possedere, congiuntamente, i requisiti di seguito indicati.
-
Numero di figli
Le lavoratrici devono essere madri con:
- due figli (compresi i figli adottati o in affidamento preadottivo) di cui il più piccolo di età inferiore a dieci anni,
- tre o più figli (compresi i figli adottati o in affidamento preadottivo) di cui il più piccolo di età inferiore a diciotto anni.
Il requisito relativo al numero dei figli appartenenti al nucleo familiare della lavoratrice deve sussistere alla data del 1° gennaio 2025 o si deve perfezionare entro il 31 dicembre 2025.
Se il requisito si perfeziona in un momento successivo al 1.01.2025, il bonus spetta a partire dal mese di perfezionamento: nel caso di nascita del secondo o successivo figlio nel corso dell’anno 2025, il requisito si cristallizza nel mese di nascita, non producendo alcuna decadenza dal diritto l’eventuale decesso del bambino o l’affidamento esclusivo di uno o più figli al padre. Ai fini della sussistenza del requisito non rilevano i figli per i quali è cessata la responsabilità genitoriale.
-
Attività di lavoro
Le lavoratrici madri con due figli devono essere:
- dipendenti, nel settore pubblico o privato, anche con contratto intermittente o in somministrazione, sono esclusi i rapporti di lavoro domestico
- autonome iscritte a gestioni previdenziali obbligatorie autonome, comprese le casse di previdenza professionali e la Gestione separata
Il diritto all’erogazione del Nuovo bonus mamme sussiste nei soli mesi di vigenza del rapporto di lavoro, con esclusione dei periodi di sospensione.
Per le lavoratrici autonome il bonus spetta:
- per i mesi di iscrizione alla Cassa o fondo di riferimento nell’anno 2025.
- Se iscritte alla Gestione separata per i periodi di effettiva attività lavorativa di competenza dell’anno 2025.
Per le lavoratrici madri con tre o più figli, il Nuovo bonus mamme non è riconosciuto per i mesi in cui sussiste, anche in parte, un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Le lavoratrici con tre o più figli, titolari di contratto a tempo indeterminato, possono infatti accedere fino al 31 dicembre 2026 all’esonero del 100 per cento dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (IVS) per la quota posta a loro carico, ai sensi della legge di Bilancio 2024.
-
Requisito economico
Per accedere al Nuovo bonus mamme è necessario che la somma dei redditi da lavoro, autonomo o dipendente, rilevanti ai fini del calcolo delle imposte per l’anno 2025 sia pari o inferiore a 40.000 euro.
Importo del Bonus
L’importo del bonus è pari a una somma di 40 euro mensili per massimo 12 mensilità: detto importo, oltre a non essere imponibili ai fini contributivi e fiscali, non rileva ai fini della determinazione dell’ISEE.
Le mensilità spettanti dal 1.01.2025 fino a quella di novembre sono corrisposte nel mese di dicembre 2025, in unica soluzione, compatibilmente con la data di presentazione della domanda, o entro il mese di febbraio 2026 se la domanda verrà presentata in tempo non utile a tale erogazione (comunque, entro il 31.01.2026).
Presentazione e gestione delle domande
Il beneficio è erogato a domanda dall’INPS.
Il servizio per la presentazione della domanda sarà accessibile attraverso i seguenti canali:
- sito istituzionale www.inps.it, utilizzando la propria identità digitale;
- Contact Center Multicanale, contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento);
- Istituti di patronato.
Le domande devono essere presentate entro il 7 dicembre 2025 (40 giorni dalla data di pubblicazione della circolare).
Le lavoratrici per le quali i requisiti si perfezionano successivamente a tale data, possono presentare la domanda entro il 31 gennaio 2026.
Ai fini dell’ammissibilità della domanda, la richiedente deve dichiarare sotto la propria responsabilità, ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, il possesso congiunto dei requisiti previsti per accedere al numero di mensilità richieste del Nuovo bonus mamme e, precisamente, di rientrare in una delle seguenti condizioni:
- di essere madre di soli due figli, di cui il più piccolo di età inferiore a dieci anni;
- di essere madre di tre o più figli, di cui il più piccolo di età inferiore a diciotto anni.
Per ciascun figlio è necessario indicare i dati anagrafici, la data di nascita o, per i figli in affidamento preadottivo o adottati, la data di ingresso nel nucleo familiare e, se attribuito, il codice fiscale. In caso di mancata indicazione del codice fiscale le lavoratrici devono allegare apposita documentazione comprovante la filiazione e l’esistenza in vita dei figli dichiarati nella domanda.
- di essere una lavoratrice madre dipendente, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico, o di essere una lavoratrice autonoma iscritta alle gestioni previdenziali obbligatorie autonome, o di essere iscritta a una cassa professionale, e la Gestione separata. Le lavoratrici madri con tre o più figli titolari di un rapporto di lavoro dipendente devono altresì dichiarare di non avere un rapporto di lavoro a tempo indeterminato vigente nei mesi di richiesta del Nuovo bonus mamme;
- che la somma dei redditi da lavoro rilevanti ai fini del calcolo delle imposte relative all’anno 2025 sia pari o inferiore a 40.000 euro.
All’atto di presentazione della domanda deve essere altresì indicata la modalità di pagamento prescelta mediante accredito su rapporti di conto dotati di IBAN o bonifico domiciliato.
Verifiche e controlli
Le informazioni fornite oggetto di dichiarazione sostitutiva e la documentazione allegata in sede di presentazione della domanda saranno sottoposte, anche dopo l’erogazione della prestazione, alla disciplina dei controlli. In caso di dichiarazioni false è prevista l’applicazione delle sanzioni amministrative e penali, nonché la decadenza dal beneficio, con conseguente recupero del Nuovo bonus mamme e contestuale segnalazione alla Procura della Repubblica e/o alle altre Sedi giudiziarie competenti.
Per ulteriori informazioni contattare i funzionari di riferimento:
Per Firenze: v.rovai@confindustriatoscanacentroecosta.it
Per Livorno: e.bartolo@confindustriatoscanacentroecosta.it
Per Massa Carrara: a.biso@confindustriatoscanacentroecosta.it


