Dal 1° ottobre 2025 il PUN Index GME assume dettaglio quartorario, in linea con la riforma europea.
Contesto
Il PUN Index GME (Prezzo Unico Nazionale che si forma nella Borsa Italiana e pubblicato dal Gestore dei Mercati Energetici) assume dettaglio quartorario, in linea con la riforma europea che introduce le nuove Market Time Unit (MTU) a 15 minuti in tutte le borse elettriche UE. I prezzi dell’energia non saranno più calcolati su base oraria ma ogni quarto d’ora.
La riforma è motivata dalla necessità di allineare il mercato italiano agli standard europei e di promuovere una maggiore flessibilità e trasparenza, anche se questo comporta una maggiore volatilità del prezzo.
Novità introdotte dalla normativa
Il prezzo dell’energia non è più calcolato sulla media del costo dell’intera ora, ma su intervalli più brevi di 15 minuti. Questo rende il costo dell’elettricità più volatile e strettamente legato all’effettiva domanda e offerta nel brevissimo periodo, rendendo il prezzo più trasparente e rispondente delle dinamiche di mercato.
L’influenza della produzione di energia da fonti rinnovabili, come solare ed eolico, che varia notevolmente nell’arco della giornata, avrà un impatto più diretto sulla formazione del prezzo. Nei momenti di picco di produzione, il costo dell’energia tenderà a scendere, mentre potrà salire nei momenti di scarsa disponibilità.
Infine per gli utenti con un contatore elettronico di nuova generazione (2G), la misurazione avviene già su base quartoraria. Questo cambiamento rende più vantaggioso per il consumatore finale modulare i propri consumi in base a questi intervalli di prezzo, favorendo l’uso di apparecchiature e pianificando le strategie di produzione nelle fasce orarie più economiche.
Opportunità e sfide per le imprese
È importante notare che l’introduzione del PUN ogni 15 minuti avviene in concomitanza con il passaggio ai prezzi zonali, che sostituiranno il precedente Prezzo Unico Nazionale (PUN).


