Mercato elettrico – il prezzo PUN diventa quartorario: effetti per le imprese

Ott 30, 2025

Dal 1° ottobre 2025 il PUN Index GME assume dettaglio quartorario, in linea con la riforma europea.

Contesto

Il PUN Index GME (Prezzo Unico Nazionale che si forma nella Borsa Italiana e pubblicato dal Gestore dei Mercati Energetici) assume dettaglio quartorario, in linea con la riforma europea che introduce le nuove Market Time Unit (MTU) a 15 minuti in tutte le borse elettriche UE. I prezzi dell’energia non saranno più calcolati su base oraria ma ogni quarto d’ora.

Il nuovo meccanismo di formazione del prezzo PUN è normato principalmente dalla delibera 304/2024/R/eel di ARERA e le modifiche sono rese operative tramite la nuova disciplina del TIDE – Testo Integrato del Dispacciamento Elettrico di ARERA.
La riforma è motivata dalla necessità di allineare il mercato italiano agli standard europei e di promuovere una maggiore flessibilità e trasparenza, anche se questo comporta una maggiore volatilità del prezzo. 
Si tratta infatti di una “rivoluzione” che ha un impatto significativo sulla bolletta e sulle abitudini di consumo degli utenti.

Novità introdotte dalla normativa

Il prezzo dell’energia non è più calcolato sulla media del costo dell’intera ora, ma su intervalli più brevi di 15 minuti. Questo rende il costo dell’elettricità più volatile e strettamente legato all’effettiva domanda e offerta nel brevissimo periodo, rendendo il prezzo più trasparente e rispondente delle dinamiche di mercato.

L’influenza della produzione di energia da fonti rinnovabili, come solare ed eolico, che varia notevolmente nell’arco della giornata, avrà un impatto più diretto sulla formazione del prezzo. Nei momenti di picco di produzione, il costo dell’energia tenderà a scendere, mentre potrà salire nei momenti di scarsa disponibilità.

Infine per gli utenti con un contatore elettronico di nuova generazione (2G), la misurazione avviene già su base quartoraria. Questo cambiamento rende più vantaggioso per il consumatore finale modulare i propri consumi in base a questi intervalli di prezzo, favorendo l’uso di apparecchiature e pianificando le strategie di produzione nelle fasce orarie più economiche.

Opportunità e sfide per le imprese

È importante notare che l’introduzione del PUN ogni 15 minuti avviene in concomitanza con il passaggio ai prezzi zonali, che sostituiranno il precedente Prezzo Unico Nazionale (PUN).

L’Italia infatti è divisa in 7 zone geografiche, ognuna con un proprio prezzo. Questo sistema del mercato elettrico riflette meglio le differenze locali nelle condizioni di offerta (es. disponibilità di rinnovabili) e domanda.
Le imprese saranno quindi esposte a prezzi specifici per la propria zona, con una granularità di 15 minuti, che può essere diversa da una zona all’altra.
La maggiore granularità del prezzo in borsa richiede una maggiore attenzione per monitorare le variazioni e adattare le proprie abitudini. I fornitori di energia dovranno fornire dati più dettagliati per aiutare i clienti a comprendere i loro consumi e il costo associato.
Tuttavia è auspicabile che con il nuovo meccanismo i trader riescano a fare saving negli approvvigionamenti e che questi risparmi si traducano in sconti nei prezzi anche per i consumatori, quantomeno a livello di spread applicato sul prezzo variabile del PUN orario, adesso quartorario. 
Per le imprese che hanno infine la possibilità di spostare i propri consumi (ad esempio, caricare una macchina o avviare una lavorazione) nei momenti in cui il costo dell’energia è più basso, è possibile ottenere un ulteriore risparmio in bolletta.
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