L’Ue ha varato il 19º pacchetto di sanzioni contro la Russia, con l’obiettivo di limitare le entrate dello stato e impedire l’elusione delle sanzioni esistenti. Le nuove misure colpiscono energia, finanza, commercio, criptovalute, servizi digitali e zone economiche speciali.
Di seguito una sintesi del nuovo pacchetto:
Settore energetico
-
Divieto totale di importazione di GNL russo dal 2027 (per contratti a lungo termine).
-
Blocco totale delle transazioni con Rosneft e Gazprom Neft.
-
117 nuove navi della flotta ombra sanzionate (totale 557).
-
Sanzioni a società cinesi e mediorientali che commerciano petrolio russo.
-
Divieto su un tipo di GPL usato per aggirare restrizioni.
Settore finanziario e cripto
-
Aggiunte 5 banche russe e 5 banche centroasiatiche alla black list.
-
Divieto d’uso dei sistemi di pagamento Mir e SBP.
-
Sanzioni su una stablecoin ancorata al rublo (A7A5), il suo emittente e un exchange paraguaiano.
-
Vietati servizi cripto e fintech che aiutano la Russia a sviluppare infrastrutture alternative.
Commercio e industria
-
Nuove restrizioni su materiali, metalli e tecnologie utili alla produzione militare, tra cui metalli per la fabbricazione di armamenti e sostanze utilizzate nei propellenti.
-
Divieti di esportazione di sali, minerali, materiali da costruzione e gomma (valore stimato: 155 milioni di euro).
Anti-elusione e nuovi soggetti sanzionati
-
45 entità aggiunte alla black list per elusione, di cui 17 dislocate in paesi terzi (soprattutto Cina, India e Tailandia).
-
69 nuovi nominativi soggetti a congelamento dei beni, tra cui oligarchi, aziende energetiche, società cinesi e responsabili del rapimento di bambini ucraini.
Altre misure
-
Divieto di stipulare contratti con imprese situate nelle zone economiche speciali russe (in particolare Alabuga e Technopolis Moscow).
-
Blocco dell’accesso russo a servizi digitali, spaziali e di intelligenza artificiale.
-
Divieto di riassicurazione per navi e aerei russi fino a 5 anni dopo la vendita.
-
Nuovi vincoli ai movimenti dei diplomatici russi all’interno dell’UE.


