7 proposte, declinate in 5 ambiti di intervento, per un totale di 8 miliardi di investimenti pronti per essere impiegati in Toscana. È questo il “Patto per lo Sviluppo”, l’intesa firmata dalla Regione Toscana insieme a 19 soggetti rappresentativi delle categorie produttive, dei sindacati e delle parti sociali della Toscana, tra cui anche Confindustria Toscana.
L’economia italiana è ferma e, nonostante sia superata la recessione degli ultimi sei mesi del 2018, difficilmente la crescita si allontanerà dallo zero. Facendo una sintesi dei principali indicatori macroeconomici dal 2008 e per i successivi dieci anni, la Toscana è la regione che in Italia ha retto meglio, seconda solo al Trentino Alto Adige. E’ pur vero, però, che a distanza di dieci anni il potenziale produttivo della regione risulta in parte compromesso e da qui l’obiettivo di provare a ricostruirlo.
Sono cinque gli obiettivi su cui è incentrata l’intesa:
- il rilancio degli investimenti pubblici per infrastrutture, sanità e difesa del suolo;
- il sostegno agli investimenti privati per innovazione, start up ed economia circolare;
- la formazione per una migliore qualità del lavoro e per superare il mis-match tra domanda e offerta;
- l’attivazione di un insieme di interventi per favorire l’accesso al credito delle PMI;
- la creazione del marchio di localizzazione e promozione territoriale della Toscana.
Il Presidente di Confindustria Toscana, Alessio Marco Ranaldo, commenta così la firma del Patto: “Si tratta di un risultato importante che dimostra la volontà comune delle parti sociali e della Regione di mettere in campo misure di supporto alle imprese e ai lavoratori in un momento caratterizzato da molti aspetti di incertezza”.
Per maggiori informazioni si rimanda al sito internet della Regione Toscana.