Elezioni regionali 2025, presidente Neri: “Livorno motore strategico per la crescita industriale della Toscana”

Ott 3, 2025

Elezioni regionali 2025, presidente Neri: “Livorno motore strategico per la crescita industriale della Toscana”

Infrastrutture, logistica, manifattura e portualità al centro delle priorità degli industriali della costa livornese              

Livorno, 3 ottobre 2025 – “Con realismo e ambizione, chiediamo che la prossima Legislatura regionale metta al centro un’agenda di reindustrializzazione concreta con infrastrutture strategiche finalmente cantierabili e una politica portuale-logistica coerente con i corridoi delle Reti di Trasporto Trans-europee (TEN-T). La Toscana costiera è pronta a fare la propria parte: servono decisioni chiare, tempi certi e misure abilitanti che trasformino i progetti in posti di lavoro e valore aggiunto per l’intera Regione”.

È il messaggio che Piero Neri, presidente della Delegazione di Livorno di Confindustria Toscana Centro e Costa, rivolge ai candidati alla presidenza della Regione Toscana, alla luce del documento programmatico presentato da Confindustria Toscana con le priorità per la crescita economica e industriale.

Neri richiama in particolare il dossier infrastrutturale e portuale: “la Darsena Europa deve passare dalla stagione degli annunci a quella dei cantieri, con una catena di responsabilità chiara, coperture finanziarie definite e opere connesse avviate in coerenza con i corridoi TEN-T. Il nodo di Livorno va riconosciuto come priorità nazionale, raccordando pianificazione portuale, accessi ferroviari e stradali e spazi retroportuali, mentre la ricalibratura del piano triennale delle opere dell’Autorità di Sistema deve privilegiare gli interventi a più alto impatto industriale e logistico. Nel medesimo solco si inseriscono la continuità operativa del terminal Calata Orlando e la valorizzazione del Molo Italia per i traffici crocieristici, così da coniugare crescita dei servizi e salvaguardia della banchina alto fondale per le merci.

Sulla costa sud, Piombino può diventare piattaforma di manifattura a basse emissioni se si consolidano l’ammodernamento del treno rotaia JSW, la filiera nautica di Piombino Industrie Marittime, la nuova acciaieria green prevista da Metinvest-Adria, con la permanenza della nave rigassificatrice Snam, sciogliendo rapidamente il nodo banchina e completando le infrastrutture di accesso; rimane alta l’attenzione sulla crisi Liberty Magona, che richiede un gioco di squadra istituzionale per tutelare capacità produttiva e occupazione.

Accanto alle opere, l’agenda industriale si misura su tre abilitatori: semplificazione, attrazione di investimenti e innovazione. La Zona Logistica Semplificata deve dispiegare pienamente i propri benefici con sportelli unici rapidi, tempi perentori e un pacchetto localizzativo “chiavi in mano” per l’insediamento produttivo delle aziende, mentre l’ecosistema chimico-energetico tra Livorno e Rosignano — dalla bioraffineria ENI alle produzioni di chimica sostenibile del Parco Solvay — rappresenta un contesto ideale alla transizione energetica e all’economia circolare. Al centro di tutto il capitale umano; l’innovazione passa dalle persone: senza nuove competenze tecniche e digitali non c’è transizione che tenga né competitività che duri”.

“Non chiediamo un libro dei sogni,” conclude Neri, “ma impegni misurabili, cronoprogrammi e una cabina di regia con monitoraggio trasparente: solo così la costa potrà ridurre il divario della “Toscana a due velocità”, trasformando priorità e progetti in cantieri, lavoro e nuova competitività, per il reale rilancio dell’economia della Toscana costiera”.

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