Indagine sui fabbisogni professionali delle imprese del Mugello

Ott 15, 2021

Pubblichiamo i risultati relativi al questionario promosso all’inizio di questo anno sui fabbisogni professionali delle imprese del Mugello.

 

Premessa

Su sollecitazione delle Associazioni datoriali del Mugello, l’Unione Montana dei Comuni del Mugello (UMCM) nel gennaio 2020 ha costituito il Tavolo permanente “Scuola – Lavoro – Territorio” nella consapevolezza che la formazione rappresenta un fattore strategico per la crescita del territorio e delle sue imprese. Gli obiettivi fissati:

 

  • il sostegno alla qualificazione degli indirizzi professionali degli istituti secondari in

relazione al mondo produttivo;

  • migliorare la capacità di formare profili professionali rispondenti alla domanda delle

imprese;

  • verificare gli strumenti per favorire l’incontro tra formazione e lavoro e ottimizzare il

matching domanda/offerta;

  • individuare strumenti ed azioni efficaci per favorire un orientamento funzionale degli

studenti, con particolare riferimento al ruolo delle scuole sec. di I grado e alle famiglie,

ripensando anche le iniziative introdotte finora.

 

Indagine sui fabbisogni professionali

Su proposta della Sezione Territoriale Confindustria Mugello Valdisieve, è stato promosso, attraverso UMCM, un questionario necessario per avere un quadro aggiornato e preciso dei fabbisogni professionali delle imprese mugellane.

Obiettivo del questionario: orientare le scelte dei corsi e degli indirizzi dei nostri Istituti scolastici e delle Agenzie formative, per poter al meglio rappresentare (in primis alla Regione Toscana in vista della nuova tornata di fondi europei per la formazione) le esigenze delle nostre imprese, e i fabbisogni di figure e di competenze di cui il territorio ha necessità.



Risultati dell’indagine
Le n.99 aziende rispondenti sono in maggioranza appartenenti ai settori di attività indicati come:

  • Servizi bar, ristorazione e somministrazione (19,2%),
  • Commercio all’ingrosso ed al dettaglio (17,2%),
  • Metalmeccanica (13,1%),
  • Accoglienza turistica, strutture ricettive (11,1%);
  • Agricoltura e forestazione (9,1%),
  • Tessile, abbigliamento, pelletteria e calzature (6,1%),
  • Costruzioni ed estrazioni minerali (4%),
  • Servizi privati di mercato (es. trasporti e magazzino, informazione e comunicazione, attività immobiliari, professionisti, agenzie viaggio) (4%),
  • Chimica e Farmaceutica (2%),
  • Agroalimentare (2%),
  • Servizi Sociali ed assistenza sociale (n.0%)
  • Altro (12,1%).

Per quanto concerne le figure professionali maggiormente ricercate, l’indagine ha prodotto i seguenti risultati:

ESPERTI e TECNICI SPECIALIZZATI: per questa categoria di figure n.51 delle n.99 aziende hanno fornito una risposta indicando una figura, e di queste n.35 hanno fornito anche una seconda risposta. I principali profili richiesti che emergono sono: Tecnico meccanico (n. 6, 11,8%), Responsabile ristorante (n. 5, 9,8%), Responsabile negozio, Responsabile area tecnica/produzione, Programmatore e progettista software, Agrotecnico (n. 4, 7,8%), Tecnico cantiere (n. 3; 5,9%). Le aziende che hanno fornito anche la seconda risposta, si riconfermano le figure di Responsabile area tecnica/produzione, Tecnico meccanico (n. 4, 11,4%) ed inoltre vengono indicate le figure di tecnico di programmazione macchine a controllo numerico e Responsabile amministrativo, finanziario e contabile (8,6%).

ADDETTI QUALIFICATI E OPERAI SPECIALIZZATI: per questa categoria di figure hanno fornito risposta n. 69 aziende di cui 42 hanno indicato anche la seconda figura. I principali profili richiesti che emergono sono: Addetto alle vendite (n. 9, 13%), Addetto all’amministrazione/segreteria (n. 8; 11,6%), Cuoco (n.6, 8,7%), Addetto al magazzino (n. 5, 7,2%), Elettromeccanico, Saldatore ed Addetto alle coltivazioni agricole (n.4, 5,8%). Le 42 aziende che hanno fornito anche la seconda risposta riconfermano la ricerca di figure quali: Addetto alle vendite (n. 6, 14,3%), Addetto al magazzino (n. 5, 11,9%) ed Addetto all’amministrazione/segreteria (n. 3; 7,1%); emergono inoltre ricerche di Cameriere (n. 6, 14,3%), Fresatore (n.4, 9,5%), ed Addetto contabilità e paghe (n. 3, 7,1%).

IMPIEGATI ED OPERAI GENERICI: per questa categoria di figure, hanno fornito risposta n. 42 aziende di cui 22 hanno indicato anche la seconda figura. I principali profili richiesti sono: Commesso di negozio (n. 8, 19%), Conduttore di macchine utensili (n.7, 16,7%), Addetto all’accoglienza nei servizi di alloggio e ristorazione (n.4, 9,5%), ed Addetto al confezionamento, Montatore ed assemblatore di apparecchiature elettroniche (n.3, 7,1%). N.22 aziende hanno fornito anche l’indicazione della seconda figura, confermando le figure di Addetto al confezionamento, Montatore ed assemblatore di apparecchiature elettroniche e Conduttore di macchine utensili (n.2 e 3aziende), si rileva anche la figura di Addetto all’accoglienza clienti (n.4, 18,25) e Magazziniere (n.3 13,6%).

PERSONALE NON QUALIFICATO: per questa categoria di figure, hanno fornito risposta n. 42 aziende e di queste 19 hanno indicato anche la seconda figura. I principali profili richiesti che emergono sono: Addetto alle pulizie (n.12, 25%); Manovale generico (n. 10, 20,8%), Lavapiatti (n. 6, 12,5%), Personale non qualificato d’ufficio, Facchino/addetto spostamento merci, Inserviente (n.4; 8,3%). Tra le 19 aziende che hanno dato risposta per la seconda figura, n. 5 confermano Addetto alle pulizie e n. 3 Manovale generico. N. 3 aziende indicano anche la figura di bracciante agricolo e Imballatore.

Per quanto concerne le figure professionali più difficili da reperire, l’indagine ha prodotto i seguenti risultati:

ESPERTI e TECNICI SPECIALIZZATI: per questa categoria di figure, n.35 delle 99 aziende ha fornito una risposta indicando che le figure più difficili da reperire sono: Responsabile area tecnica/produzione (n.5, 14,3%), Programmatore e progettista software e Responsabile Commerciale (n.4, 11,4%), Agrotecnico (n. 3, 8,6%). Sono state fornite invece 20 risposte per la seconda figura più difficili da reperire dalle quali emerge il venditore rappresentante (n.4, 20%).

ADDETTI QUALIFICATI E OPERAI SPECIALIZZATI: per questa categoria di figure, hanno fornito risposta n. 40 aziende di cui 15 hanno indicato anche la seconda figura. I profili più difficili da reperire risultano: Cuoco (n. 6, 15%), Addetto alle vendite (n.5; 12,5%), Meccanico di precisione (n.3, 7,5%). N. 3 aziende hanno indicato come seconda figura quella di Cameriere ed elettricista.

IMPIEGATI ED OPERAI GENERICI: per questa categoria di figure, hanno fornito risposta n. 26 aziende di cui 10 hanno indicato anche la seconda figura. Le figure più difficili da reperire sono: Conduttore di macchine utensili (n.7, 26,9%), Addetto all’accoglienza clienti e magazziniere (n.3, 5%), Commesso negozio e installatore e riparatore di apparati elettrici, elettronici ed elettromeccanici (n.2, 7,7%). Ognuna delle dieci aziende che ha indicato la seconda figura ha dato una preferenza diversa.

PERSONALE NON QUALIFICATO: per questa categoria di figure, hanno fornito risposta n. 26 aziende e di queste solo 9 hanno indicato anche la seconda figura. Le figure più difficili da reperire sono: Addetto alle pulizie (n.10, 38,5%), Manovale generico (n. 6, 23,1%). La figura di manovale generico è riconfermata anche dalle preferenze esplicitate nella seconda figura con n. 2 aziende rispondenti (33,3%), così come la figura di addetto alle pulizie (n. 2, 22,2%) ed addetto alle stalle ((n. 2, 22,2%).

Per quanto concerne le competenze informatiche di maggiore importanza n. 5 aziende (pari al 8,3% delle 60 aziende rispondenti) che hanno indicato una competenza relativa all’Installazione ed assistenza hardware e periferiche e n. 4 aziende (6,7%) che hanno indicato la competenza relativa alla Programmazione di linguaggi avanzati e linguaggi web.

Infine, per quanto concerne l’indicazione della Tipologia contrattuale con la quale sono state effettuate le nuove assunzioni, n. 34 aziende (pari al 34,4% delle 99) che hanno scelto la tipologia di contratto a tempo determinato e n. 16 aziende (16, 2%) che hanno indicato la tipologia di contratto intermittente (a chiamata).

 

 

ARTICOLI CORRELATI
RICERCA