Ricordiamo che il 26 novembre p.v. alle ore 15:30 -nell’ambito dell’evento “Parliamoci.net”- Confindustria Firenze organizza con Sfera Ingegneria l’evento in oggetto dedicato al ruolo della Safety Leadership. Riportiamo alcune prime considerazioni che saranno oggetto di approfondimento.
L’obiettivo dell’incontro in programma il 26 novembre p.v. parte dall’esperienza e dal vissuto delle imprese associate che vivono di regole, obiettivi e profitti.
Oggi il lavoro cambia: delocalizzazione, destrutturazione del luogo di lavoro (pensiamo allo smart working), inserimento di nuove tecnologie, invecchiamento della popolazione, fenomeno spinto della immigrazione/emigrazione, la maggiore interazione uomo/macchina. il modo di lavorare deve essere rivisto.
Dal punto di vista della sicurezza riteniamo che le normative attualmente in vigore debbono essere aggiornate in quanto tarate su un vecchio sistema produttivo e organizzativo ormai non più attuale. Da tempo si chiede un aggiornamento al testo del D.Lgs. 81/2008; non si tratta di riscriverlo, ma di adattarlo alle nuove esigenze.
Riteniamo necessario che l’approccio alla prevenzione passi attraverso la:
– Cultura aziendale (la sicurezza come valore imprenditoriale).
– Cultura dei lavoratori (sui comportamenti sicuri).
– Cultura del legislatore (garante di un sistema normativo rispettoso dei principi legalità tassatività e certezza del diritto).
– Cultura dell’interprete (garanzia della uniformità dei criteri e dei principi costituzionali).
Da un punto di vista tecnico-operativo riteniamo che la prevenzione deve tenere conto:
- della valutazione dei rischi, alla luce dell’innovazione tecnologica;
- della conoscenza, alla luce di un nuovo modo di comunicare;
- della forza lavoro, alla luce del cambiamento demografico dovuto anche all’invecchiamento della popolazione.
In merito al punto 1 – innovazione tecnologica pensiamo:
– alla introduzione di nuove materie prime, nuove attrezzature di lavoro, nuovi metodi di lavoro;
– alla 4° rivoluzione industriale con “Industry 4.0”: connessione tra sistemi fisici e digitali, ottimizzazione di prodotti e processi produttivi, richiesta di maggiore flessibilità, velocità, produttività, qualità, competitività;
In merito al punto 2 – comunicazione:
– conoscenza delle procedure di lavoro e addestramento costante del personale (soprattutto per interventi saltuari o eccezionali);
– coinvolgimento degli RLS, ma anche di tutti i lavoratori;
– comunicazione efficace, più operativa e meno didattica soprattutto se ho lavoratori con una scolarizzazione molto diversificata, con differenza di età, di nazionalità straniera, adozione di contratti atipici.
In merito al punto 3 – cambiamenti demografici dobbiamo riflettere alla:
-presenza sempre più numerica di lavoratori con età elevata;
-allungamento dei tempi di esposizione al rischio;
-capacità dell’individuo ad adattarsi ai cambiamenti tecnico-organizzativi (maggiori e più frequenti);
-aggiornamento professionale continuo.
In questa prospettiva va contestualizzato il workshop ““La sicurezza dal corpo alla mente: il valore della Safety Leadership”, che approccia il tema della sicurezza sotto una luce nuova, più persuasiva dei molteplici aspetti che come visto sono collegati a questa disciplina.
Ma la vera novità è inquadrare la sicurezza come un vero e proprio elemento di produttività anche attraverso il miglioramento del clima aziendale.
Per iscriversi
https://parliamoci.net/safety-leadership/