D.LGS 105/2015 SUI RISCHI DI INCIDENTI RILEVANTI

Ott 28, 2016

Riportiamo di seguito i principali adempimenti per le aziende c.d. a rischio di incidente rilevante indicati con una nota dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

 Premessa

L’aggiornamento della normativa comunitaria in materia di controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi a determinate sostanze pericolose è, in primis, dovuto alla necessità di adeguare la disciplina al cambiamento del sistema di classificazione delle sostanze chimiche. Tale cambiamento è stato introdotto con il Regolamento CE n. 1272/2008, relativo alla classificazione, all’etichettatura ed all’imballaggio delle sostanze e delle miscele, al fine di armonizzare il sistema di individuazione e catalogazione dei prodotti chimici all’interno dell’UE, con quello adottato a livello internazionale in ambito ONU (GHS – Globally Harmonised System of Classification and Labelling of Chemicals).

Le principali novità introdotte dalla Direttiva 2012/18/UE (c.d. Seveso III) 

  • migliorare e aggiornare la Direttiva in base alle esperienze acquisite con la Seveso II, in particolare per quanto riguarda le misure di controllo degli stabilimenti interessati, semplificarne l’attuazione, nonché ridurre gli oneri amministrativi;
  • garantire ai cittadini coinvolti un migliore accesso all’informazione sui rischi dovuti alle attività dei vicini impianti industriali “Seveso” e su come comportarsi in caso di incidente;
  • garantire la possibilità di partecipare alle decisioni relative agli insediamenti nelle aree a rischio di incidente rilevante, e la possibilità di avviare azioni legali per i cittadini ai quali non siano state fornite adeguate informazioni o possibilità di partecipazione, in applicazione della Convenzione di Aarhus del 1998.

 Il Decreto legislativo 26 giugno 2015, n° 105

Il 26 giugno 2015, con l’emanazione del DLgs n.105, l’Italia ha recepito la Direttiva 2012/18/UE (cd. Seveso III), relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con  sostanze pericolose.

Il provvedimento aggiorna la norma precedentemente vigente (D.lgs. n° 334/99, come modificato dal D.lgs. n° 238/2005), confermando sostanzialmente l’impianto e, per quanto riguarda l’assetto delle competenze, l’assegnazione al Ministero dell’Interno delle funzioni istruttorie e di controllo sugli stabilimenti di soglia superiore (già definiti come “articolo 8” ai sensi del D.Lgs 334/99) ed alle Regioni delle funzioni di controllo sugli stabilimenti di soglia inferiore (già definiti come “articolo 6” ai sensi del medesimo decreto legislativo).

E’ aggiornato  l’elenco delle sostanze pericolose e delle relative soglie di assoggettabilità, in conformità alla nuova Direttiva.

Con il D.lgs. n° 105/2015, al fine di garantire la piena operatività delle disposizioni previste, vengono inoltre aggiornate e completate tutte le norme di carattere tecnico necessarie per la sua applicazione (allegati da A ad M). Si tratta in particolare della consistente decretazione attuativa, già prevista dal D.lgs. n° 334/99, ma emanata solo parzialmente nel corso degli anni passati. La completezza del provvedimento permette, dunque, ai gestori degli stabilimenti rientranti nell’ambito di applicazione della Direttiva Seveso III ed alle amministrazioni coinvolte, di disporre di un vero e proprio “testo unico” in materia di controllo del pericolo di incidenti industriali rilevanti che definisce, contestualmente, ogni aspetto tecnico ed applicativo senza la necessità di riferimenti a successivi provvedimenti attuativi.

Fra le principali innovazioni introdotte, oltre a quanto sopra riportato, rispetto alle previsioni del D.Lgs. 334/99, il D.lgs. n° 105/2015 prevede:

  • il rafforzamento del ruolo di indirizzo e coordinamento espletato dal Ministero dell’Ambiente. Si prevede, infatti, l’istituzione, presso il Ministero, di un coordinamento per l’uniforme applicazione sul territorio nazionale della normativa introdotta (articolo 11);
  • l’introduzione di una modulistica unificata, a livello nazionale, utilizzabile in formato elettronico per la trasmissione della notifica e delle altre informazioni da parte del gestore (allegato 5);
  • le procedure per l’attivazione del meccanismo della “deroga”, previsto dalla Direttiva 2012/18/UE per le sostanze non in grado, in determinate condizioni chimico-fisiche, di generare incidenti rilevanti (articolo 4);
  • il rafforzamento del sistema dei controlli, attraverso la pianificazione e la programmazione delle ispezioni negli stabilimenti (articolo 27);
  • il rafforzamento delle misure necessarie a garantire maggiori informazioni al pubblico, nonché a permettere una più efficace partecipazione ai processi decisionali, in particolare nelle fasi di programmazione e realizzazione degli interventi nei siti in cui sono presenti stabilimenti a rischio di incidente rilevante (articoli 23-24);
  • La definizione delle tariffe per le istruttorie e i controlli (articolo 30 e allegato I).

Sono state introdotte inoltre, ove possibile e senza pregiudicare i livelli di sicurezza assicurati con il D.lgs. n° 334/99, semplificazioni al sistema vigente, in particolare per quanto riguarda gli adempimenti a carico  dei gestori. Si evidenziano, a tal fine, le procedure semplificate di prevenzione incendi per gli stabilimenti di soglia superiore introdotte dall’art. 31 e contenute nell’allegato L.

Come previsto dall’articolo 32 del D.lgs. 105/2015, dal momento della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei Decreti del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 138, del 06 giugno 2016, e n. 148, del 1° luglio 2016, sono sostituiti rispettivamente gli allegati F ed A al suddetto decreto legislativo.

 

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